Matteo Laruffa: una carriera nella ricerca

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image-26 Ago 2019 - 5:31pm

Il laureato Matteo Laruffa, dopo il Corso di Laurea Triennale in Scienze Politiche e il Corso di Laurea Magistrale in International Relations, ha conseguito un Ph.D. in Scienze Politiche e Relazioni internazionali alla Luiss, facendo inoltre esperienze alla Humboldt-Universität di Berlino e ad Harvard.

"Alla Luiss ho imparato ad essere uno studente informato e ad affrontare il mio percorso accademico con consapevolezza". Matteo ha scelto per la Laurea Magistrale un corso in inglese e il suo si è rivelato un "buon investimento" in quanto nel 2014, una volta laureato, un suo paper gli ha permesso di vincere il premio "Young Academic" nell'ambito dell'Annual Progressive Economy Forum di Bruxelles. 

Nel 2015 inizia il dottorato alla Luiss con una ricerca sulla "crisi delle democrazie" con il Prof. Leonardo Morlino come supervisor e per studiare il tema arriva a Boston, alla Harvard University. "Per poter rimanere ho seguito il 'metodo americano', ovvero ho fatto una sorta di 'campagna' per proporre il mio progetto e farmi conoscere presso i faculties". Matteo è stato poi ammesso ad Harvard come Visiting Fellow presso il Dipartimento di Governouna divisione che si occupa di Scienze politiche, Politica comparata e Affari internazionali.

"Ad Harvard ho trovato un co-supervisor, il Prof. George Soroka, per la mia tesi di dottorato che mi ha insegnato tantissime cose in termini di metodo: a mettere in discussione le mie convinzioni e a dare più valore alle idee che agli autori". 

Dopo una breve sosta in Italia, il laureato Luiss è partito per Berlino, dove ha fatto un semestre di ricerca presso la Humboldt-Universität e un'esperienza di insegnamento presso il Kennedy Institute della Freie Universität

Quest'anno, Matteo ha vinto una borsa di studio della Fondazione Luigi Einaudi per continuare la sua ricerca in "Measuring democratic strength and istitutional defences: a new research agenda to monitor democracies in crisis" in collaborazione con l'Europe Center di Stanford e la supervisione di un docente della Cornell University ad Itaca, USA. 

Inoltre, in Spagna ha ricevuto il premio Carlo V dalla Fondazione Accademia Europea di Yuste, "che tra gli accademici italiani ha visto Rita Levi di Montalcini, Umberto Eco, Antonio Trabucchi ed ora il matematico Edoardo Vesentini. Entrambi sono riconoscimenti di cui vado particolarmente fiero".

Tra i punti di forza della Luiss, Matteo evidenzia l'importanza di studiare in lingua inglese, la preparazione e notorietà della Faculty: "Uno dei ricordi più belli è stato l'incontro con il Professore Dario AntiseriLa Luiss aveva e ha docenti conosciuti e stimati in Italia e all'estero".

"Alcuni bei ricordi sono legati alla creazione di una comunità oltre le aule, un elemento fondamentale perché altrimenti l'esperienza universitaria verrebbe vissuta a metà", sostiene Matteo.

Ai ragazzi che sono interessati a intraprendere una carriera accademica consiglia di "leggere moltissimo, informarsi e approfondire sempre. Il dottorato è un percorso impegnativo e solitario, aspetti da non sottovalutare. Per questo motivo è importante fare domande, entrare in contatto con altre persone per un consiglio o un confronto in modo tale da poter allargare ogni giorno i propri orizzonti". 

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<p>Il laureato Luiss racconta le esperienze tra Roma, Boston e Berlino</p>
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