Mentre nel mondo si spreca quasi un terzo del cibo che si produce, in Italia, dove sono circa 67 i chilogrammi di alimenti commestibili per abitante dispersi ogni anno, si moltiplicano le iniziative per arginare il fenomeno. È con questo obiettivo che aziende, startup, scuole, istituzioni e associazioni hanno aderito alla XIV edizione del Premio Non Sprecare, dedicata proprio al contrasto degli sprechi alimentari, che si è chiusa oggi con la consegna dei riconoscimenti ai migliori progetti nel Campus dell’Università Luiss Guido Carli. Molte le idee premiate per ridurre i rifiuti, aumentare le possibilità di conservazione, incentivare stili di vita e consumi sostenibili.
L’iniziativa, nata da un’idea di Antonio Galdo – direttore di www.nonsprecare.it - e promossa dalla Luiss, intende promuovere buone pratiche anti-spreco e ha raccolto oltre cento idee innovative. «Lo spreco del cibo va contrastato alla radice, lungo tutta la filiera alimentare. Nella produzione e nella distribuzione la tecnologia può aiutare molto, ma quando si tratta di consumi domestici, allora servono soprattutto consapevolezza, responsabilità e qualche gesto concreto, come quelli che abbiamo deciso di premiare quest’anno», ha commentato Galdo.
Per questa edizione, trasmessa su Luiss Social TV e sulla pagina Facebook Non Sprecare, sono state sei le categorie coinvolte: Personaggio, Istituzioni, Scuole e Università, Startup, Associazioni e Aziende.
Per la categoria Personaggio è stata premiata la storia di Antonio e Tarek: il primo un pensionato del Cremonese, il secondo un giovane proveniente dal Bangladesh, le cui vite si incrociano per caso a Milano e non si lasciano più, fino a diventare padre e figlio. Dall’incontro è nato anche un libro, “Tarek e gli altri”.
Il Premio Istituzioni è stato attribuito al Comune di Candela, piccolo centro in provincia di Foggia che ha sperimentato con successo un progetto 3R (Ricicla, riusa, riduci) con il quale si incentivano i cittadini a scegliere consumi e stili di vita in grado di ridurre i rifiuti da smaltire grazie a un bonus economico per l’acquisto di prodotti ecosostenibili. Un’idea semplice, originale ed efficace che porta vantaggi per l’amministrazione pubblica e per le persone.
Al primo posto nella categoria Scuole e Università, i ragazzi del liceo Sensale di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, che sono riusciti a realizzare un progetto per il recupero della cenere altrimenti sprecata delle pizzerie della zona e per la sua trasformazione in un detersivo ecosostenibile.
Il Premio Startup è andato a Vaia, progetto nato dopo la tempesta del 2018 nelle Dolomiti dall’idea di tre ragazzi, che recuperano il legno degli alberi abbattuti per costruire oggetti di design. Ne hanno venduti già 80mila pezzi, piantando altrettanti alberi per favorire la riforestazione dell’area.
Tra le Associazioni, è stato premiato il Centro anziani di Trastevere, a Roma, un luogo dove gli anziani si incontrano per fare comunità e vincere la solitudine: insieme imparano le lingue, ballano, lavorano a maglia, giocano a scacchi. Tra le iniziative avviate, anche la creazione di una compostiera, dove gli scarti alimentari diventano concime per l’orto biologico in cui sono coltivate spezie da utilizzare in cucina.
Ad aggiudicarsi la categoria Aziende, infine, è stata AgreeNET che, con il suo involucro Ally, trasforma le bucce in pellicole commestibili. Un nuovo metodo per la conservazione di frutta e verdura con meno sprechi e più riciclo, lungo l’intera filiera produttiva nato dalla collaborazione tra l’azienda e il Politecnico di Torino.
I vincitori di ciascuna categoria hanno ricevuto in premio prodotti del gruppo Alce Nero pari al proprio peso.
Per sensibilizzare tutta la comunità universitaria sul tema della povertà alimentare e sulla lotta agli sprechi, la Luiss ha ospitato, inoltre, nel Campus di Viale Romania una raccolta di generi a lunga conservazione, con l'obiettivo di donarli alle famiglie in situazioni di forte difficoltà. L’iniziativa, organizzata insieme al Banco Alimentare del Lazio prosegue l’impegno intrapreso dall’Ateneo lo scorso maggio, con la donazione di oltre 200 chilogrammi di cibo raccolti per i più fragili.