UFFICIO RICERCA
Responsabile
Anna Elisa D’Agostino
T: 06 8522 5989
Viale Romania, 32
00197 Roma
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Progettazione
Chiara Sganga
T: 06 8522 5994
Sara Mangoni
T: 06 8522 5740
Licia Gallo
T: 06 8522 5958
Rendicontazione
Roberta Pellicano
T: 06 8522 5440
Archivio
Progetti conclusi
Responsabile scientifico: Bernardo Giorgio Mattarella
Il progetto esamina le riforme amministrative con un approccio interdisciplinare (con la partecipazione di avvocati, politologi, sociologi ed economisti) e da diverse prospettive: quella delle politiche di riforma, quella di attuazione, quella del confronto e dei collegamenti con le esperienze estere e internazionali, e quella del governo locale. Un’unità di ricerca si occuperà in modo specifico di ciascuna di queste prospettive. Le unità di ricerca collaboreranno intensamente attraverso frequenti incontri e attraverso lo scambio di dati e documenti. Questa metodologia è volta a porre rimedio a difetti frequenti negli studi della pubblica amministrazione e in particolare in quelli sulle riforme amministrative, caratterizzati da episodicità, monodisciplinarietà, natura teorica, enfasi sulle disposizioni legali, mancanza di prospettiva sovranazionale e comparativa, tendenza descrittiva piuttosto che proattiva, focus posto principalmente sull’amministrazione nazionale. Gli obiettivi della ricerca sono primariamente di natura scientifica, ma i membri del gruppo di ricerca mirano a dare un contributo al miglioramento delle politiche di riforma e all’attuazione delle riforme in corso.
Responsabile scientifico: Giuseppe Francesco Italiano
I network sono onnipresenti in diversi domini. In molte delle applicazioni odierne, come i social network, sono di dimensioni enormi, con oltre miliardi di nodi/edge. L’ambizioso obiettivo del progetto AHeAD è quello di produrre nuovi potenti strumenti algoritmici per gestire analisi di rete massicce, fornendo basi scientifiche e progressi tecnologici per l'elaborazione e la visualizzazione di dati di rete massivi, in streaming e dinamici. AHeAD studierà nuove tecniche algoritmiche e di visualizzazione e applicherà le nuove scoperte soprattutto al dominio dei social network. Il raggiungimento di questo obiettivo richiede un salto di qualità nella progettazione e ingegnerizzazione degli algoritmi: l'enorme dimensione dei dati e la loro natura interconnessa e in evoluzione pongono nuove sfide algoritmiche, che non possono essere affrontate con metodi tradizionali. AHeAD è un progetto proposto da un consorzio altamente qualificato e integrato di 6 unità di ricerca, riconosciute a livello internazionale come gruppi leader nella ricerca algoritmica e con forti legami di ricerca e una lunga storia di proficua collaborazione: Padova, Perugia, Pisa, Roma Sapienza, Roma Tor Vergata e Roma Tre. Il loro alto profilo scientifico è testimoniato dai loro registri di pubblicazione e dalla loro presenza in board di prestigiose riviste e convegni.
Responsabile scientifico: Marco Scarsini
I mercati digitali costituiscono una componente sempre più importante dell'economia globale. Internet ha favorito la nascita di nuovi mercati con caratteristiche prima sconosciute (e-commerce, pubblicità web-based, marketing virale, sharing economy, trading in tempo reale) e gli algoritmi svolgono un ruolo centrale in molti processi decisionali che riguardano questi mercati. Ad esempio, gli algoritmi eseguono aste elettroniche, regolano i prezzi in modo dinamico, scambiano azioni, raccolgono big data per stabilire strategie di mercato e fornire consigli ai clienti. Obiettivo principale del progetto è sviluppare nuovi metodi e strumenti in aree di ricerca che sono fondamentali per la comprensione dei mercati digitali: teoria dei giochi algoritmica, progettazione del mercato e dei meccanismi, apprendimento automatico, analisi dei dati algoritmici, ottimizzazione in contesti strategici. Questi metodi saranno applicati per risolvere problemi algoritmici fondamentali relativi a pubblicità su Internet, sharing economy, progettazione di meccanismi per il bene sociale, sicurezza dei giochi. Sebbene la ricerca si concentri sul lavoro fondamentale - con una progettazione e un'analisi rigorose di algoritmi, meccanismi e giochi - includerà anche la convalida empirica di dataset su larga scala da applicazioni del mondo reale.
Responsabile scientifico: Giuseppe Melis
In linea con gli obiettivi H2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva (ICT-13 e 26), la ricerca intende verificare se e in che modo l’AI legata a decisioni algoritmiche e previsioni basate sui dati incida su aspetti qualificanti della teoria e della prassi giuridiche nazionali. La ricerca, prevalentemente giuridica, mira a individuare strumenti adeguati per la tutela dei diritti e la distribuzione della ricchezza assumendo a punto di forza il contributo di sociologi, economisti e statistici. Gli obiettivi sono tre: 1) verificare (A) se e come l'applicazione dell’AI mette in discussione alcune categorie giuridiche tradizionali del diritto civile (es. soggettività e responsabilità) e (B) le ripercussioni che ha, in particolare sul diritto tributario, diritto commerciale e diritto del lavoro; 2) elaborare Case Studies volti a testare i risultati delle riflessioni generali su due mercati particolarmente significativi nell'applicazione dell’AI: finanza e lavoro (specificamente considerati da H2020 come attività trasversali per l’ICT); 3) proporre un quadro di riferimento utile ad orientare sia il legislatore (nazionale e sovranazionale) nelle scelte di politica e regolazione del fenomeno, sia gli operatori privati fornendo loro un modello di riferimento per la compliance normativa.
Responsabile scientifico: Gianfranco Pellegrino
La preoccupazione per la produzione e la diffusione di disinformazione e dati falsi è molto diffusa nelle società democratiche, al punto che una serie di eventi e processi politici problematici è considerata come una conseguenza delle convinzioni distorte dei cittadini. Dalla Brexit all'elezione di Trump negli Stati Uniti, dal rifiuto dei rifugiati all'obiezione ai vaccini in tutta Europa: sono tutti esempi dell'effetto che informazioni distorte hanno sul comportamento e sugli atteggiamenti dei cittadini. Il progetto si propone di offrire la prima tipologia completa e l’analisi filosofica dei molti fallimenti cognitivi, raggruppati frettolosamente sotto l’etichetta “fake news” e una valutazione normativa delle diverse risposte istituzionali che sono state sviluppate per affrontarle. Di conseguenza, questo progetto mira a: 1) un'analisi critica delle trappole cognitive che influenzano la vita democratica; 2) un'attenta valutazione normativa dei suggerimenti proposti per affrontare la questione, mettendo in discussione il loro potenziale rischio di minare principi e valori democratici tanto quanto le distorsioni cognitive che i suggerimenti dovrebbero riparare; 3) una considerazione normativa dei vizi cognitivi e delle possibili virtù cognitive riparatrici dal punto di vista dell'etica democratica.
Responsabile scientifico: Fabiano Schivardi
Lo sviluppo dell’“economia della conoscenza”, ampiamente definita come un sistema di produzione in cui la conoscenza e l’informazione sono le risorse chiave per il successo delle imprese e dei lavoratori, ha generato un crescente interesse per i meccanismi di generazione e trasmissione di conoscenza e informazione all’interno delle imprese e tra imprese e lavoratori e per i loro effetti economici. Questo crescente dibattito accademico e politico ha generato nuove ricerche teoriche e ha spinto all'analisi di nuove fonti di dati che consentono di tracciare i flussi di informazioni tra aziende e lavoratori. Il progetto analizza l’influenza del processo di generazione, trasmissione e rivelazione dell’informazione sul rendimento delle aziende e sulla carriera dei lavoratori. Una prima serie di papers esaminerà come questo processo si modella in base alla struttura delle connessioni tra imprese, tra imprese e banche, e tra imprese e politici. La seconda parte del progetto si concentra sulle carriere dei lavoratori: prenderà in considerazione come le informazioni imperfette sulle competenze dei lavoratori influenzino l'allocazione dei talenti e quindi le carriere per quanto riguarda i lavori ad alta intensità di competenze. Infine, la ricerca studierà come le interazioni sociali e la trasmissione delle informazioni, sia durante il periodo di "formazione" che sul posto di lavoro, possono plasmare la carriera dei lavoratori, concentrandosi in particolare su come e in che misura tali interazioni possono contribuire a spiegare il gender gap salariale.
Responsabile scientifico: Giovanni Piccirilli
Il progetto elabora la prospettiva di interlegalità per affrontare i problemi dovuti alla sovrapposizione tra diverse legalità controllando simultaneamente gli stessi problemi. Le dottrine basate sulla separazione sistemica tra diritto statale, diritto transnazionale/internazionale (es. OMC), diritto regionale (es. UE) si dimostrano insostenibili, inadatte a far fronte ai conflitti e a fornire indicazioni su questioni pratiche. Date le interconnessioni materiali tra le materie (ad es. sicurezza-accesso alla giustizia, commercio-diritti umani) “interlegalità” è la denominazione sia di questa situazione sia della sua teoria esplicativa. Questa ricerca interdisciplinare studia il suo impatto in campi esemplari (dalla sicurezza all'ambiente, alla sicurezza alimentare, all’immigrazione, ai diritti umani, al commercio) attraverso il diritto costituzionale, amministrativo e internazionale, oltre a sfruttare il punto di vista delle autorità decisionali, comprese le autorità nazionali regionali o tribunali internazionali.
Responsabile scientifico: Cristina Fasone
Il progetto si propone un'indagine aggiornata sulle trasformazioni costituzionali che sotto l'effetto del successo politico di separatismi di diversa matrice si stanno determinando in quegli stati-membri dell'Unione Europa che operano in base a princìpi fondamentali derivanti dalla comune tradizione liberale, e nei quali sussistono politiche di decentramento di carattere devolutivo, autonomico o regionalista riassumibili nella categoria del multilevel government. Particolare attenzione sarà dedicata alle dottrine costituzionali dei movimenti nazionalisti o regionali che sono protagonisti, anche con frequente ricorso a forme di democrazia referendaria o consultiva, di rivendicazioni che reclamano varie forme di autodeterminazione. Condotta con metodo comparativo, la ricerca si estenderà anche all'Europa orientale ove le pressioni di attivi separatismi hanno messo alla prova democrazie di recente instaurazione o sono idonee a farlo nel futuro. Un altro settore della ricerca si occuperà dell'eclatante vicenda della Brexit come punto di partenza di un “macro-separatismo” orientato verso l'esterno del paese e verso l'interno nelle sue parti costitutive: ciò al fine di verificare le posizioni dei molti separatismi e le loro influenze sugli orientamenti della società civile.
Responsabile scientifico: Fausto Gozzi
L’obiettivo principale del progetto, interdisciplinare (Matematica ed Economia), è di indagare, utilizzando metodi matematici ed economici applicati innovativi, le cause e le conseguenze dell’evoluzione temporale-spaziale osservata delle attività economiche. Per raggiungere questo obiettivo in primo luogo lo studio svilupperà analizzerà modelli matematici per descrivere l'evoluzione temporale delle più importanti variabili economiche (ad esempio lavoro e capitale) in luoghi diversi, tenendo conto dell'eterogeneità dello spazio. Il framework consentirà di aggirare diversi inconvenienti presenti in letteratura tipicamente dovuti alla mancanza di un approccio globale alle disuguaglianze spaziali. I modelli saranno principalmente problemi di controllo ottimo infinito-dimensionale. L'analisi teorica avrà un impatto sulla teoria matematica in questo campo. In secondo luogo, tali modelli saranno utilizzati per condurre analisi empiriche quantitative su come le attività economiche si diffondono attraverso lo spazio, sulla loro evoluzione e sulle implicazioni in termini sia di disuguaglianze che di efficienza aggregata. L'analisi empirica aiuterà i decisori politici a raggiungere una migliore comprensione delle origini dell'effettivo agglomerato spaziale e della disuguaglianza. Fornirà inoltre elementi per migliorare le politiche mirate a ridurre le disparità nello sviluppo economico. I temi affrontati nel progetto sono alla frontiera della ricerca contemporanea. La ricerca mostra un chiaro carattere interdisciplinare, in particolare per le interazioni tra l'approccio matematico ed economico ai temi in esame. L'output consisterà in pubblicazioni scientifiche e software, e le attività pianificate includono dibattiti, meeting, workshop, formazione scientifica per i partecipanti più giovani al progetto. Ciò dovrebbe garantire un'ampia diffusione dei risultati del progetto e aumentare il suo impatto sugli stakeholder interessati.