Giovedì 7 giugno si è tenuta la Cerimonia conclusiva del Progetto Legalità, l'iniziativa frutto di un protocollo di intesa tra Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), Direzione Nazionale Antimafia (DNA), Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) e LUISS in collaborazione con il Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
Da febbraio a maggio 2018, oltre 600 studenti di 21 istituti scolastici di primo e secondo grado, provenienti da tutta Italia, hanno lavorato insieme a un gruppo di 60 laureandi in Giurisprudenza e Scienze Politiche per esprimere il proprio concetto di giustizia.
Durante la Cerimonia sono intervenuti: il Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero de Raho, il Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone, il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini e il Direttore Generale per lo Studente e l'Integrazione e la Partecipazione del MIUR Giovanna Boda.
Il Rettore LUISS Paola Severino ha moderato l'incontro, commentando: "In questi mesi i nostri studenti, insieme a ragazzi di scuole di primo e secondo grado, si sono confrontati sui valori della giustizia e del merito, coltivando insieme una cultura comune basata sulla responsabilità individuale e sul senso della collettività. Abbiamo voluto creare una generazione di giovani ambasciatori della legalità, che, dialogando tra loro possano contribuire a creare nei loro interlocutori una nuova visione del futuro, improntata al rispetto della legge e delle istituzioni.”
Gli studenti universitari, nel ruolo di tutor, hanno infatti attraversato l'Italia da nord a sud per incontrare i loro colleghi più giovani con un obiettivo comune: promuovere e diffondere la cultura della legalità su tutto il territorio nazionale, attraverso progetti incentrati su aree di particolare svantaggio economico e sociale.
"Iniziative del genere sono particolarmente importanti per diffondere il senso più profondo della legalità, ovvero lo stare insieme secondo regole comuni. La decisione di affidare questo messaggio a universitari, inoltre, è di certo il modo migliore per parlare un linguaggio capace di essere più vicino alle giovani generazion", ha dichiarato Raffaele Cantone, Presidente ANAC.
In occasione della cerimonia sono stati presentati i lavori finalisti: il cortometraggio 'Di corsa contro le mafie' a cura dei ragazzi della Scuola Media "Amari-Roncalli – Ferrara" di Palermo; 'La musica come megafono', l'idea degli allievi della Scuola Media dell'Istituto comprensivo Trento 6; e il documentario 'Divina Indifferenza' dell'Istituto d'Istruzione Superiore "Sannino-De Cillis" di Napoli.