Villa Alberoni
L’attuale Villa Alberoni costituisce, insieme a Villa Paganini, quel che oggi resta della grande proprietà del cardinale Giulio Alberoni, un possedimento che nel 1722 si estendeva per oltre 27 ettari.
Il complesso rimase integro per oltre un secolo, poi nel 1874 fu venduto alla Compagnia Fondiaria Italiana e lottizzato: villini e palazzine cancellarono in gran parte la vecchia Villa.
Al visitatore si segnala in particolare il “Tinello Alberoni”: uno spettacolare ninfeo con statue, situato in prossimità dell’ingresso. Il gruppo scultoreo è dominato dalla statua del Nilo, un bella riproduzione della più famosa opera romana realizzata nel I° secolo d.C. In alto due sculture giganti rappresentano due Tritoni che suonano la conchiglia e versano acqua nel fiume.
Nella parte più elevata del parco l’ingegnere Francesco Bruno realizzò , tra il 1924 e il 1929, l’attuale villino, avvalendosi della collaborazione dell’architetto Armando Brasini, il quale si occupò sia dell’imponente impianto decorativo “neobarocco” (presente all’interno e sulle facciate) che della sistemazione del parco in una sorta di ideale “dialogo” tra il Tinello e il villino stesso.
Nel corso degli anni Sessanta è stata ulteriormente ampliata sul ‘lato’ di Via Appennini; oggi ospita la sede storica originaria della Luiss, nonché attività legate alla didattica e alla ricerca ed eventi e seminari.
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