Il Centro di Ricerca Internazionale sull'Innovazione Sociale della LUISS ha pubblicato il Terzo Rapporto CERIIS, quest'anno dedicato a L'innovazione delle imprese leader per creare innovazione sociale. Sostenuto dalla Fondazione Italia Camp e diretto dal Professor Matteo Caroli, docente LUISS di Economia e gestione delle imprese, il CERIIS ha dedicato il report all'impegno delle grandi aziende nell'innovazione, la sostenibilità e la creazione di un sistema per le imprese sociali.
"Le grandi imprese sono sempre più impegnate nel miglioramento della sostenibilità e dell'impatto sociale delle loro attività" spiega il Professor Caroli. "Attraverso lo studio empirico su 13 casi italiani che si occupano di settori diversi, il Rapporto guarda al modo in cui l'innovazione nelle politiche di sostenibilità porta le grandi imprese a essere protagoniste dell'innovazione sociale. L'innovazione della sostenibilità riguarda anche l'interazione con gli stakeholder: dal nostro studio emerge che uno stakeholder engagement capace di coinvolgere tutti gli attori nelle decisioni aziendali aiuta a risolvere e migliorare problematiche sociali e ambientali, rispondendo anche agli obiettivi di business. La nostra indagine dice che ci sono buone esperienze: c'è una tendenza positiva in atto".
L'obiettivo della ricerca non è solo monitorare le attività della grande impresa ma stimolare il potenziale delle grandi imprese. "Anche le piccole imprese possono essere molto innovative, ma le rivoluzioni tecnologiche più importanti vengono attuate dalle imprese in cui la grande dimensione permette di imporre degli standard tecnologici. Le innovazioni sociali attuate da grandi società hanno maggiore capacità di determinare cambiamenti positivi strutturali, sia sul piano delle tecnologie sostenibili che nel rapporto con gli altri attori che fanno parte della comunità. Dai contributi degli imprenditori presenti nel Rapporto emerge un quadro differenziato ma c'è la chiara consapevolezza condivisa da tutti che l'innovazione sociale ormai conta quanto l'innovazione tecnologica. Questa idea allarga lo spettro dell'innovazione: da innovazione tecnologica a innovazione del modello di business, oggi il concetto ingloba fortemente innovazione sociale".
La ricerca conferma che le pratiche sono molto caratterizzate dalla tipologia di business, dal contesto produttivo e dall'ambiente di mercato in cui l'impresa si trova ad operare. "Sono sempre più comuni le imprese che sfruttano il principio della circular economy e massimizzano l'uso delle materie attraverso riutilizzo e riciclo. Un'innovazione di questo tipo punta non solo a migliorare la qualità percepita del prodotto e del business ma anche a un miglioramento del comportamento sociale e alla creazione di contesti molto ampi che possono generare economie di scala. La spinta che viene dagli investitori internazionali 'etici' è sempre più forte e questo, oltre a un nuovo modo di concepire lo stakeholder engagement, comporta un'innovazione nella composizione della governance e influenza direttamente il top management".
Ogni anno il Rapporto CERIIS monitora il livello di innovazione sociale nelle imprese anche attraverso un database di casi di aziende che propongo modelli o attività di tipo etico e sostenibile. "Nella nuova edizione del Rapporto il database monitora 578 casi. Un dato interessante è che una componente molto rilevante di casi sfruttano diversi approcci di sharing economy. Ne abbiamo identificato tre livelli: iniziative senza scopo di lucro; orientate a creare valore economico con esternalità positive (come il car sharing) e un mix tra non profit e business. Quest'ultima categoria è la più diffusa (67%) e raggruppa iniziative di innovazione basate su crowdfunding e microcredito, smart working e co-working".
Il centro di ricerca prosegue l'opera di monitoraggio ed è già al lavoro sul focus della prossima edizione del Rapporto. "Il CERIIS della LUISS consolida la sua attività e il posizionamento tra le voci più importanti nel dibattito sulla sostenibilità e l'innovazione sociale” conclude il Professor Caroli. È il tassello di una strategia più ampia condivisa dall'Università. Il prossimo Rapporto porterà avanti il ruolo delle grandi imprese e avvierà una ricerca sull'impatto dello stakeholder engagement e dei fattori che determinano l'efficacia dell'impatto".