Tre gli eventi al centro del dibattito. Il primo - guidato dalla School of Government dell’Ateneo - a cui hanno preso parte: il Presidente Ispi Giampiero Massolo, la Rappresentante UNHCR per l’Italia, Santa Sede e San Marino Chiara Cordoletti e i docenti Giovanni Orsina, Direttore della Luiss School of Government, Valentina Meliciani, Direttrice della Luiss School of European Political Economy, Francesco Giorgino, Direttore del Master Luiss in Comunicazione e Marketing politico e istituzionale e Giuseppe Italiano, Co-direttore del Master Luiss in Cybersecurity, Mario Morcellini, Unitelma Sapienza e Marta Ottaviani, giornalista e scrittrice. Il workshop ha posto l’attenzione sull’impatto del conflitto da più punti di vista, in primis, quello della sicurezza e dei nuovi equilibri globali, con l’intervento dell’Ambasciatore Massolo che ha sottolineato l’importanza del ruolo dell’Occidente in questa fase di negoziato internazionale per gestire al meglio le conseguenze emergenziali della guerra. Un conflitto che, ad oggi conta, infatti, oltre 4.3 milioni di persone in fuga dal paese, come ricordato da Chiara Cordoletti che ha analizzato la crisi umanitaria e le risposte della UE, evidenziando come tutti i Paesi si siano mobilitati per aiutare questo flusso di donne e bambini. Un ruolo importante anche quello dei media che stanno raccontando l’evoluzione del conflitto, con una profonda copertura giornalistica e mediatica descritta dal Professor Francesco Giorgino che ha messo in luce il ruolo e il coraggio dei tanti inviati presenti sul territorio ucraino.
Ma non solo: nella giornata Luiss dedicata all’analisi del conflitto, spazio anche per una riflessione su come “Spiegare la guerra in Ucraina, dal punto di vista dalla scienza politica”. Il dibattito, organizzato dal Direttore del Luiss CISE Lorenzo De Sio e dal Prorettore all’Internazionalizzazione Raffaele Marchetti, ha visto la partecipazione di Fabrizio Coticchia, Professore di Scienza politica dell’Università di Genova e Francesco Niccolò Moro, Professore di Scienza politica dell’Università di Bologna. Al centro dell’evento l’analisi delle prospettive su quelli che saranno gli effetti post conflitto sia sul fronte asiatico che occidentale attraverso gli strumenti offerti dalla Scienza Politica.
Il dibattitto è proseguito nel pomeriggio con la presentazione dei volumi di Marco Buti, Capo di Gabinetto del Commissario per gli affari economici e monetari, “The Man Inside: A European Journey Through Two Crises”, e di Sergio Fabbrini, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche della Luiss, “Democrazie sotto stress: Europa, Italia e America”, nel corso del seminario “L’Europa tra sfide economiche e minacce geopolitiche”.
Per l’occasione, alla presenza di Vincenzo Boccia, Presidente dell’Ateneo e di Luca Giustiniano, Prorettore all’Organizzazione e alla Faculty, è intervenuto il Commissario per gli Affari economici e monetari Paolo Gentiloni. Tra i panelist: Lorenzo Bini Smaghi, già membro del Comitato esecutivo della BCE, Massimo Bordignon, Professore di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nonché già membro dell’EFB, Thomas Christiansen, Professore di European Institutions della Luiss, la Presidente della Commissione affari economici e monetari al Parlamento europeo Irene Tinagli, l’ex Premier Mario Monti e il già Ministro dell’economia Giovanni Tria.
“I dibattiti di questa giornata esprimono il modo con cui la Luiss affronta temi drammatici come quello di una guerra ai confini dell’Europa. È necessario, infatti, condurre una rigorosa riflessione accademica, piuttosto che cadere nella facile tentazione di rilasciare dichiarazioni prive di supporto” – ha dichiarato il Rettore della Luiss Andrea Prencipe, proseguendo - “L’attuale conflitto in Ucraina richiede che l’Accademia, insieme al mondo politico e istituzionale, analizzi in profondità i fenomeni, illuminando le questioni cruciali da diverse prospettive: economiche, storiche, politiche, geopolitiche, di comunicazione e di cybersecurity. Queste prospettive sono tutte necessarie per offrire ampiezza e profondità alle analisi di questa tragica pagina della nostra storia e per evitare di trarre conclusioni affrettate.”
Tre eventi per un'analisi interdisciplinare del conflitto
E' intervenuto anche il Commissario UE, Paolo Gentiloni