UFFICIO RICERCA E TERZA MISSIONE
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Open Access
L'Open Science è il nuovo modo aperto e partecipativo di fare ricerca, diffonderla e valutarla.
Secondo la definizione contenuta nella Raccomandazione dell’UNESCO sulla Scienza Aperta (2021) e nel Piano Nazionale per la Scienza Aperta 2021-2027 del MUR (2022), per Open Science si intende un approccio collaborativo al processo scientifico che combina attività e pratiche volte a rendere la conoscenza scientifica accessibile e tempestivamente utilizzabile da tutti. Nello specifico, Open Science comprende:
Fare Open Science significa quindi rendere aperto ogni passo della ricerca, in modo che i dati e i risultati siano liberamente fruibili da tutti: in questo modo possono aumentare e migliorare le collaborazioni scientifiche e la condivisione di informazioni, a beneficio della ricerca scientifica e della comunità. L’Open Science consente di migliorare la qualità della ricerca scientifica, perché basandosi sui principi di trasparenza, riproducibilità e condivisione rende i risultati della ricerca sempre verificabili, oltre che riutilizzabili. In tal modo consente di implementare gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030, poiché rende la scienza più vicina ai bisogni della società e fornisce eque opportunità di accesso a cittadini, ricercatori e decisori politici.
Fare Open Science comporta rivedere il proprio modo di fare ricerca, passando dalla logica del “pubblicare” a quella del “mettere a disposizione di tutti” i propri lavori. Non è incompatibile con le pratiche vigenti di valutazione della ricerca: si possono portare avanti tante azioni parallele che non inficiano, anzi favoriscono, la carriera dei ricercatori
L’Open Science si basa inoltre sull’idea che la ricerca finanziata con fondi pubblici debba essere pubblicamente disponibile: anche per questo in Horizon Europe l’adozione di pratiche Open rientra fra i criteri di valutazione e selezione delle proposte di progetto nella sezione “Scientific Excellence”, e consentire l'accesso immediato alle pubblicazioni è un obbligo previsto nel Grant Agreement.
- NEW! Open Science Toolkit (2023), strumento sviluppato dall'UNESCO per supportare l'implementazione delle raccomandazioni sulla scienza aperta
- NEW! Open Science Outlook 1: status and trends around the world (2023), pubblicazione dell'UNESCO sullo stato della scienza aperta a livello globale
- NEW! Improving access to and reuse of research results, publications and data for scientific purposes (maggio 2024), un recente studio della Direzione Generale R&I della Commissione Europea sul tema dei diritti d'autore in relazione alla scienza aperta
- Open Science Italia, portale di informazione sui temi dell’Open Science sviluppato dall’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione del CNR di Pisa
- OpenScience.eu, piattaforma per lo scambio di conoscenze e best practices sui temi dell'Open Science curata da ricercatori ed esperti di media
- Dizionario della scienza aperta a cura dell'AISA - Associazione italiana per la promozione della scienza aperta
- FOSTER, piattaforma di e-learning che si propone di riunire le migliori risorse formative sulla scienza aperta, sviluppata nell'ambito del progetto H2020 FOSTER Plus
La ricerca Open in Luiss
La Luiss Guido Carli aderisce ai principi dell’accesso aperto ai risultati della ricerca e ai principi della ricerca responsabile e ne sostiene lo sviluppo, nel rispetto della tutela della proprietà intellettuale.
L'Open Access
Luiss promuove l'attuazione del principio dell'accesso aperto (Open Access) come definito dalla Dichiarazione di Berlino sull'accesso aperto alla letteratura scientifica dell'ottobre 2003, cui l'Università ha aderito con la sottoscrizione della Dichiarazione di Messina del 2004.
Nella convinzione che tale modalità di pubblicazione rafforzi la visibilità, la diffusione e la valorizzazione sia a livello nazionale che internazionale dei risultati della propria ricerca scientifica, a partire dal 2016 Luiss si é dotata di una policy sull'Open Access per disciplinare la disseminazione dei propri prodotti della ricerca.
Attraverso la Biblioteca di Ateneo, la Luiss aderisce a diverse iniziative a sostegno dell'Open Access, e dal 2017 é tra i partner di OpenAIRE, il progetto della Comunità Europea finalizzato a costruire un'infrastruttura in grado di mettere a disposizione gli articoli peer-reviewed in cui si riportano i risultati di ricerche condotte nel contesto di progetti finanziati dal Programma Quadro dell’Unione Europea (FP7, H2020, Horizon Europe) e dal Consiglio Europeo della Ricerca (ERC).
Ulteriori informazioni alla pagina dedicata all'Open Access del sito web della Biblioteca.
Open Science dalla A alla Z
Il 23 e 29 marzo 2023 si è svolto in Luiss il seminario “Open Science dalla A alla Z”, rivolto ai docenti, ricercatori, assegnisti e dottorandi e al personale tecnico amministrativo che supporta più strettamente le attività di ricerca dei Dipartimenti. Il corso è stato erogato dalla dott.ssa Elena Giglia, Responsabile dell'Unità di progetto Open Science dell'Università di Torino, e si è articolato in due moduli:
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Il primo modulo, “Open science come e perché”, ha avuto l’obiettivo di far comprendere ai partecipanti le logiche e le potenzialità di un approccio aperto alla comunicazione scientifica in alternativa al sistema attuale e alle sue criticità, anche alla luce dell’esperienza della pandemia. La scienza aperta non solo è più robusta e verificabile, ma poiché garantisce accesso a tutti, si traduce in un maggiore impatto sulla società, per via del potenziale di riutilizzo immediato dei dati e dei risultati della ricerca universitaria. | Vai alla registrazione
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Il secondo modulo, “Dati FAIR, EOSC e DMP”, ha affrontato alcuni aspetti tecnici di “come si fa” Open Science. Open Access e Open Science sono ormai diventati una priorità nell’agenda politica dell'Europa. Con l’avvio di Horizon Europe il tema è diventato ancora più attuale in quanto l’adozione di pratiche di Open Science rientra fra i criteri di valutazione e selezione delle proposte di progetto nella sezione “Scientific Excellence”. | Vai alla registrazione
I materiali del corso sono disponibili alla pagina https://doi.org/10.5281/zenodo.7746628
Rendere “open” ogni passo della ricerca
Pubblicare in Open Access
Esistono diverse alternative per pubblicare in Open Access:
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Pubblicare su riviste nativamente open access di qualità (ve ne sono oltre 12.000 elencate nel DOAJ) - Il paper è immediatamente open e gli eventuali costi di pubblicazione sono rimborsabili in Horizon Europe se previsti nel budget; potrebbero però non essere le riviste più prestigiose in base agli attuali criteri di valutazione della ricerca
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Utilizzare piattaforme di pubblicazione, preprint servers, open notebook - Sono gli strumenti più innovativi ma non sono ancora riconosciuti per la valutazione
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Pubblicare su riviste ibride: a partire dal 2020 la Luiss Guido Carli, attraverso la Biblioteca di Ateneo, sottoscrive alcuni contratti trasformativi con i maggiori editori accademici internazionali. Ulteriori informazioni alla pagina Pubblicare in Open Access sul sito web della Biblioteca - I costi per pubblicare su riviste ibride non sono rimborsabili in Horizon Europe
Per fare Open Access non è però necessario pubblicare su riviste Open Access: i ricercatori possono infatti esercitare il proprio diritto di ripubblicazione (Secondary Publishing Right - SPR). I ricercatori possono cioè continuare a pubblicare sulle riviste tradizionali considerate più prestigiose in base agli attuali criteri di valutazione e depositare poi in Open Access in un repository certificato (come IRIS) la versione richiesta dal finanziatore e consentita dall’editore, solitamente il postprint. - In questo caso, per ottemperare agli obblighi di Horizon Europe per l'accesso aperto ai testi, al momento della submission del paper bisogna verificare le policy dell'editore e utilizzare una clausola che consente di mantenere i propri diritti d'autore in modo da dare accesso immediato al postprint senza alcun embargo
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Il quaderno APRE "S-légami! Open Access - Manuale d'uso per i ricercatori" raccoglie le risposte alle più frequenti domande e preoccupazioni dei ricercatori in materia di Open Access e Open Data
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I manuali The Turing way e Open Science passport for PhD spiegano come rendere la propria ricerca riproducibile nel modo più semplice possibile
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Il corso Essentials4data (libero e gratuito online) e la Data Management Expert Guide (DMEG) del CESSDA forniscono indicazioni utili per una corretta gestione dei propri dati
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How to FAIR è una guida sui principi FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable), in base ai quali devono essere strutturati i dati della ricerca per essere aderenti ai principi dell’Open Science
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ORCID fornisce un identificativo digitale persistente gestito e controllato dall'utente, che lo distingue dagli altri ricercatori: è possibile collegare il proprio iD ai propri dati professionali e utilizzarlo per condividere informazioni con altri sistemi, garantendo così i giusti riconoscimenti per tutti i contributi
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Il Journal Checker Tool è un utile strumento sviluppato da Plan S che consente di verificare velocemente se le politiche di pubblicazione di una rivista sono in linea con gli obblighi imposti dall'ente finanziatore - incluso il programma Horizon Europe della Commissione Europea
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DOAJ (Directory of Open Access Journals) è un repertorio on line di riviste di qualità ad accesso aperto e sottoposte a peer review sulle quali è possibile pubblicare
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IRIS è l’archivio istituzionale dei prodotti della ricerca Luiss, che consente di depositare ad accesso aperto le proprie pubblicazioni: i ricercatori possono pubblicare sulle riviste abituali, rendendo però poi liberamente e immediatamente accessibile per tutti il proprio articolo nella versione consentita dall’editore (pre print, postprint o PDF editoriale: per verificare quale sia e se viene richiesto un periodo di embargo è possibile consultare la banca dati SHERPA-RoMEO). - IRIS possiede i requisiti per essere considerato "trustworthy repository" ai fini di Horizon Europe.
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Zenodo è l’archivio aperto sviluppato dal CERN di Ginevra che consente di depositare dati e documenti ed assegna loro anche il DOI (Digital Object Identifier), rendendoli quindi citabili
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La guida OpenAIRE "How to find a trustworthy repository for your data" consente di individuare altri repository certificati (oltre a IRIS e Zenodo) dove depositare ad accesso aperto dati e pubblicazioni in ottemperanza agli obblighi contrattuali di Horizon Europe
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Le licenze Creative Commons consentono all’autore di dare accesso alle proprie opere decidendo quali diritti mantenere
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Open Research Europe è la piattaforma di pubblicazione messa a disposizione gratuitamente dalla Commissione Europea al fine di dare accesso immediato alle pubblicazioni in conformità agli obblighi di Horizon Europe
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“Open Science in Horizon Europe proposal”, “How to comply with Horizon Europe mandate for Research Data Management”, “How to comply with Horizon Europe mandate for publications” e “RDM in Horizon Europe Proposals” sono guide realizzate da OpenAIRE relative alle pratiche di Open Science in Horizon Europe
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ARGOS è uno strumento online per scrivere un Data Management Plan sviluppato da OpenAIRE
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La guida "Adapt your Data Management Plan" del CESSDA raccoglie le domande a cui il Data Management Plan dovrebbe rispondere
Ulteriori strumenti per fare Open Science nel lavoro quotidiano di ricerca sono elencati nella guida Open Science in pratica, a cura di Elena Giglia e Rebecca Marconi.
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Immagine di copertina di Elena Giglia