Progetti Europei

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UFFICIO RICERCA

Responsabile

Anna Elisa D’Agostino

T: 06 8522 5989

Viale Romania, 32

00197 Roma

ricerca@luiss.it

Progettazione

Chiara Sganga

T: 06 8522 5994

Sara Mangoni

T: 06 8522 5740

Licia Gallo

T: 06 8522 5958  

Rendicontazione

Roberta Pellicano

T: 06 8522 5440

 

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AI-COMP - Artificial Intelligence and Competition

Responsabile scientifico: Emilio Calvano

Gli algoritmi d’intelligenza artificiale sono sempre più utilizzati nei mercati ed è evidente come essi creino una grande quantità di valore facilitando le interazioni economiche. Tuttavia, si teme anche che, applicati agli ambienti di mercato, possano ridurre la concorrenza e danneggiare i consumatori. La presente proposta costituisce un primo passo importante di un programma di ricerca articolato su IA e concorrenza. La proposta è strutturata in tre progetti organici che si concentrano su due importanti classi di algoritmi di IA: 1) la prima classe, gli algoritmi di determinazione dei prezzi, sono strumenti utilizzati dai commercianti online per stabilire i prezzi al dettaglio; 2) la seconda classe, i sistemi di raccomandazione (SR), sono algoritmi online onnipresenti che suggeriscono ai consumatori prodotti e contenuti basati sul loro comportamento attuale e passato.

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti nell'ambito del programma Horizon Europe dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione European Research Council n: 101098332. 

AWARE - Aquaponics from WAstewater REclamation

Responsabile scientifico: Fernando Christian Iaione

AWARE intende rimuovere le barriere che impediscono all'acquacoltura di recupero di diventare una realtà europea. Dimostrando la perfetta integrazione delle soluzioni proposte in un sistema di ricircolo acquaponico (RAS) con le tecnologie di monitoraggio e automazione IoT, il progetto intende migliorare il funzionamento e le metriche di sostenibilità complessive. Costituendosi come il primo caso studio europeo per l'acquaponica con acqua riciclata nella città di Fasano (Puglia, Italia), il progetto persegue i seguenti obiettivi: 1) illustrare soluzioni tecniche per acquaponica efficiente e sostenibile da acque reflue recuperate; 2) aumentare la circolarità delle acque reflue come risorsa di acqua dolce da sfruttare laddove generata; 3) creare una nuova catena del valore dal produttore al consumatore (contribuendo alla crescita economica europea e all'agricoltura urbana a KM0); 4) gettare le basi per un nuovo quadro normativo e politico a sostegno dell'acquacoltura europea.

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon Europe dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione n. 101084245.

BETKONEXT - Better Knowledge for the Next Generations

Responsabile scientifico: Aldo Sandulli

BETKONEXT si propone di condurre una ricerca scientifica sui temi relativi alla protezione degli interessi finanziari dell'UE, alla luce dell’opportunità di incentivare forme di coordinamento istituzionale e lo fa grazie allo stato dell'arte presentato nel precedente programma Hercule III, Better Knowledge for Better Solutions (BETKOSOL). Attraverso distinte fasi di lavoro, BETKONEXT approfondisce le potenzialità della cooperazione istituzionale, con lo studio dei contesti normativi e delle concrete pratiche di cooperazione. Lo studio comparato, adottando il punto di vista del diritto amministrativo, penale ed europeo, è condotto a livello di quattro Stati membri (Italia, Spagna, Belgio e Polonia). Da un lato, viene delineato il futuro della rete nazionale dei punti di contatto antifrode. Dall’altro, dal momento che l’ordinamento sovranazionale prevede una Procura europea, il suo reale funzionamento solleva diverse questioni in termini di coordinamento istituzionale per la tutela dell’interesse finanziario, da approfondire ulteriormente dopo un anno e mezzo dall’inizio delle sue attività. Il progetto si concentra anche sulla cooperazione istituzionale tra i vari organismi dell'UE coinvolti nel settore. 


Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma EUAF dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione n. 101140537.

BRIDGEGAP - Bridging the Gaps in Evidence, Regulation and Impact of Anticorruption Policies

Responsabile scientifico: Alina Mungiu-Pippidi

BRIDGEGAP è un progetto multidisciplinare che prosegue la ricerca avviata da ANTICORRP, concentrandosi sull'analisi della public accountability e della regolamentazione anticorruzione al fine di individuare lacune normative e di impatto, affrontando così il divario esistente tra la ricerca accademica e l'arena politica in materia di corruzione. Tra i principali obiettivi di BRIDGEGAP rientrano la valutazione dell'entità e dell'evoluzione della corruzione nel tempo, nonché l'efficacia delle politiche anticorruzione. Il progetto si propone di colmare le lacune conoscitive riguardanti la diffusione e i meccanismi attraverso cui la corruzione si insinua nelle società aperte, anche a livello transnazionale e mira esaminare i gap relativi alla comprensione della trasparenza digitale. Valutando lo stato della trasparenza nei Paesi dell'Unione Europea e nei Paesi candidati, nonché l'utilizzo e l'abuso della tecnologia nel contrasto alla corruzione, il progetto intende anche fornire delle soluzioni ai deficit messi in evidenza. 

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon Europe dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione n. 101132483.

CATALISI - Catalysation of institutional transformations of Higher Education Institutions through the adoption of acceleration services

Responsabile scientifico: Irene Finocchi

L'obiettivo generale di CATALISI è aiutare e supportare gli atenei universitari ad avviare una strategia e un percorso individuale per la trasformazione istituzionale di successo, attraverso l'adozione di servizi di accelerazione. Questi servizi, progettati per facilitare e accelerare le trasformazioni istituzionali nel campo della ricerca e dell'innovazione, rafforzano le collaborazioni e le alleanze delle università europee, punti di riferimento dei valori europei. CATALISI analizza inoltre come la governance degli atenei universitari possa evolversi, considerando la governance come una modalità attraverso cui gli attori sociali e statali interagiscono intenzionalmente al fine di trasformare i sistemi scientifici, tecnologici e dell'innovazione, regolando questioni di interesse sociale. CATALISI è realizzato da un consorzio che include 11 partner provenienti da 8 Stati membri dell'UE.

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon Europe dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione n. 101094917.

DCS - Dynamic Cross Sections and Heterogeneity in Macroeconomics

Responsabile scientifico: Francesco Lippi

Una delle sfide principali per la moderna macroeconomia implica comprendere le conseguenze della notevole eterogeneità tra famiglie ed imprese, una caratteristica ignorata dai modelli di agenti rappresentativi indicati dai manuali. Sorgono importanti interrogativi sul ruolo che tale eterogeneità gioca nel funzionamento dell'economia e sulla sua capacità di rispondere agli shock in presenza di attriti e comportamenti irregolari (rari grandi adeguamenti), come nel caso degli acquisti durevoli, dell'adozione di tecnologie, degli aggiustamenti di portafoglio, investimento e ridefinizione dei prezzi. Il progetto DCS, "Dynamic Cross Sections and Heterogeneity in Macroeconomics", si pone l'obiettivo di individuare e sviluppare nuovi metodi per identificare la risposta dell'economia agli shock e per condurre un'analisi rigorosa delle complementarità strategiche dinamiche e degli effetti di rete, con applicazioni in vari contesti macroeconomici.

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti nell'ambito del programma Horizon Europe dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione European Research Council n. 101054421.

EINST4INE - European Training Network for InduStry Digital Transformation across Innovation Ecosystems

Responsabile scientifico: Henry William Chesbrough

Il successo della trasformazione digitale dell'industria dipende dalle capacità di individui creativi, multidisciplinari, aperti e altamente qualificati. Il progetto EINST4INE, "European Training Network for InduStry Digital Transformation Across Innovation Ecosystems", si occupa di fornire una formazione all'avanguardia a un gruppo di 15 dottorandi e di dotarli di competenze e capacità di ampio respiro per affrontare con successo le sfide dei sistemi industriali contemporanei e futuri. Attingendo alla ricerca e alla pratica di livello mondiale sull'innovazione aperta, l'industria 4.0 e gli ecosistemi dell'innovazione, questo progetto interdisciplinare e intersettoriale sviluppa una conoscenza unica sul lato umano della trasformazione digitale, della coordinazione e del processo decisionale, delle tecnologie abilitanti e delle nuove logiche di creazione del valore, oltre all'orchestrazione degli ecosistemi di innovazione.

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione Marie Sklodowska-Curie n. 956745.

EUARENAS - Cities as Arenas of Political Innovation in the Strengthening of Deliberative and Participatory Democracy

Responsabile scientifico: Fernando Christian Iaione

In Europa, il populismo e la disaffezione politica a livello più generale sono contrastati da controcorrenti di attivismo politico locale e da una crescente consapevolezza del ruolo politico dei movimenti sociali nelle città e nelle aree urbane. Sulla base di diversi casi di studio e di iniziative pilota di innovazione della governance, il progetto EUARENAS intende analizzare i modi in cui i movimenti sociali, insieme alle iniziative di riforma del governo locale, creano uno slancio per il cambiamento politico che include forme di governance più inclusive e partecipative. In particolare, EUARENAS indaga: 1) i modi in cui queste pratiche emergono, gli attori principali, le strategie, i metodi e le piattaforme digitali che sviluppano per attirare; 2) i fattori economici, politici e culturali che influenzano i risultati locali; 3) le implicazioni orizzontali e verticali delle innovazioni di governance; 4) il valore aggiunto delle soluzioni fornite da strumenti partecipativi/deliberativi.

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione n. 959420.

GEM-DIAMOND - Globalisation, Europe and Multilateralism: Democratic Institutions, the rise of Alternative MOdels and mounting Normative Dissensus

Responsabile scientifico: Cristina Fasone

Le priorità politiche dell'UE per il periodo 2019-2024 prevedono una spinta alla democrazia europea. Il progetto intende approfondire l'impatto degli strumenti dell'UE sulle istituzioni democratiche, l'ascesa di modelli alternativi e l'attuale crescente dissenso guidato dalla contestazione interna e dalla concorrenza esterna. Dal punto di vista scientifico, il progetto si concentra sulla ricerca e sulla formazione affinché vadano a impattare positivamente sulle conoscenze dei cittadini e delle pratiche democratiche. L’agenda di GEM-DIAMONDS si articola in tre punti focali: 1) le comprensione concettuale originale del "dissenso"; 2) la forma unica di coerenza interdisciplinare e metodologica; 3) le nuove scoperte empiriche che valutino il cambiamento di efficienza e legittimità degli strumenti dell'UE. A livello sociale, diffusione, valorizzazione e comunicazione avranno un impatto sostenibile sulle aree della Ricerca Europea (SER) e dell'Istruzione Superiore (EHEA).

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon Europe dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione Marie Sklodowska-Curie n. 101073292.

IDMO - Italian Digital Media Observatory

Responsabile scientifico: Livia de Giovanni

Il progetto IDMO, "Italian Digital Media Observatory", nato per contrastare la disinformazione globale in rete, prevede lo sviluppo di un Osservatorio Italiano dei Media Digitali attivo nell'analisi dei Social Media, un hub di coordinamento dei fact-checkers e un programma di alfabetizzazione mediatica di impatto. In questa prospettiva, l’Osservatorio costituisce un centro cruciale per raccogliere conoscenze, strumenti e metodologie volte a combattere la disinformazione, a educare cittadini e i professionisti, nonché a fornire informazioni ai policy-makers. Al fine di contribuire alle discussioni sulla necessità di quantificare l'impatto della disinformazione, IDMO intende fornire una valutazione d’impatto delle attività dell'Osservatorio per quanto riguarda l’educazione e l’alfabetizzazione mediatica e le azioni intraprese per mitigare l'effetto delle campagne di disinformazione. Il progetto è gestito da un consorzio multidisciplinare, costituito da un mix eterogeneo di università, PMI ed operatori di media e telecomunicazioni di alto livello. 

Cofinanziato dal programma "Connecting Europe Facility" dell’Unione Europea.

IDMO II - Italian Digital Media Observatory

Responsabile scientifico: Livia de Giovanni

Nell'era digitale, l'Europa affronta sfide legate al ruolo dei media nella formazione dell'opinione pubblica, in un contesto di crescente disinformazione e bassa alfabetizzazione mediatica, che influisce sulle democrazie. In collaborazione con EDMO, l'European Digital Media Observatory, IDMO, "Italian Digital Media Observatory",  ha avviato un piano strategico per combattere la disinformazione, promuovere l'e-alfabetizzazione e migliorare la qualità dei media, coinvolgendo milioni di persone in Italia e in Europa. Il progetto IDMO II, in continuità con le  attività di sviluppo e ricerca di IDMO I, punta a sfruttare l'intelligenza artificiale (IA) per il rilevamento in tempo reale della disinformazione e la verifica dei contenuti, supportando le redazioni nella verifica tempestiva delle notizie. La strategia del progetto si articola in tre punti: 1) combattere la disinformazione e l'odio online; 2) promuovere l'e-alfabetizzazione; 3) il giornalismo responsabile, e sensibilizzare il pubblico sulla sicurezza informatica.  

Cofinanziato dal programma "DIGITAL Europe Programme" dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione n. 101158697.

ISEProD - Industrial Structure and the European Productivity Growth Divergence

Responsabile scientifico: Fabiano Schivardi

Nel corso degli ultimi decenni si è assistito, da un lato, ad un rallentamento della crescita della produttività globale, dall’altro, all’incremento del divario produttivo tra il Nord e il Sud dell’Europa. La ricerca progettuale parte dal presupposto che il controllo proprietario e la finanza, ovvero la struttura industriale, svolgano un ruolo chiave - favorito negli ultimi anni dalla trasformazione tecnologica – in termini di produttività di un Paese. Attraverso l’uso e la raccolta di dati condotta in alcuni Paesi europei e l’adozione di metodi sperimentali, ISEProD mira sia a modificare l’assunto tradizionale basato sulla connessione tra corporate governance, finanza e crescita della produttività sia a definire tecniche di organizzazione industriale e di finanza aziendale all’avanguardia al fine di valutare le cause e le conseguenze delle diverse strutture industriali. In questa prospettiva, il progetto contribuisce al dibattito chiave sul futuro dell’Unione europea relativo all’andamento divergente della produttività tra le economie europee.

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti nell'ambito del programma Horizon Europe dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione European Research Council n. 835201. 

LATIF - Leveraging argument technology for impartial fact-checking

Responsabile scientifico: Livia De Giovanni

LATIF, "Leveraging argument technology for impartial fact-checking", introduce la metodologia dell'Analisi delle ipotesi concorrenti (ACH) nel settore del fact-checking per contrastare e controllare i pregiudizi cognitivi all'interno del processo. Il progetto intende sviluppare una nuova generazione di strumenti digitali basati sull'ACH per potenziare e migliorare i processi decisionali delle organizzazioni di fact-checking, a partire da una valutazione qualitativa della comprensione e dell'identificazione dei bias cognitivi da parte dei fact-checkers; la ricerca progetta quindi un’infrastruttura digitale, finalizzata a migliorare i processi decisionali dei verificatori dei fatti verso l'imparzialità (strumento di fact-checking senza pregiudizi).

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dall'European Media and Information Fund ed è gestito dalla Fondazione Calouste Gulbenkian nell'ambito dell'accordo di sovvenzione n. 268755. 

 

MICROPOPULISM - The micro-foundations of macro-institutions: an empirical investigation of the co-evolution of populist rhetoric and organizations

Responsabile scientifico: Antonio Majocchi

L'emergere del populismo in diversi Stati membri dell'UE rappresenta una minaccia per i principi dell'Unione. A partire da questa cornice teorica, il progetto fornisce un'analisi approfondita delle microfondazioni del populismo, al fine di ottenere una comprensione granulare della retorica populista che può minare i valori europei, nonché dei motori di questa retorica e delle sue conseguenze economiche. Fatta luce sulle origini del populismo, cercando di svelare le strategie retoriche impiegate dai populisti e la loro influenza co-evolutiva su organizzazioni e istituzioni, il progetto impiega una sintesi della teoria della co-evoluzione e dell'analisi del discorso, con un'attenzione specifica al contesto del populismo e delle imprese multinazionali (MNE). Dato l'impatto sostanziale di queste potenti organizzazioni sulle dinamiche istituzionali, MICROPOPULISM si concentra sul linguaggio e sulle tecniche di persuasione utilizzate dai leader populisti., con l’obiettivo di discernere la loro influenza sulle strategie e sulle strutture istituzionali delle multinazionali.

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione Marie Sklodowska-Curie n: 101108168.

PRODIGEES - Promoting Research on Digitalisation in Emerging Powers and Europe towards Sustainable Development

Responsabile scientifico: Raffaele Marchetti

PRODIGEES promuove la collaborazione internazionale e la condivisione delle conoscenze sulla governance (globale) e sulle condizioni per plasmare la digitalizzazione verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile sanciti nell'Agenda 2030. L'obiettivo principale del progetto è generare una migliore comprensione dei processi di trasformazione digitale e delle tecnologie esponenziali - nonché del loro impatto sullo sviluppo sostenibile in diverse regioni del mondo - e dare forma alla tecnologia in una fase iniziale di sviluppo. Con l'obiettivo di sfruttare competenze complementari e combinare varie discipline e prospettive, PRODIGEES si concentra da un lato sullo scambio di idee tra istituzioni accademiche che si occupano di questioni di sostenibilità e digitalizzazione nell'Unione Europea (Austria, Estonia, Italia, Germania), e dall'altro sulle potenze emergenti del Sud del mondo (Brasile, India, Indonesia, Messico e Sud Africa). In questo modo, il progetto consente di condividere e confrontare esperienze di paesi che sono di massima importanza per il raggiungimento dei suddetti Obiettivi e per una governance globale di successo nell'era digitale.

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione n. 873119.

RED-SPINEL - Responding to Emerging Dissensus: SuPranational Instruments and Norms of European Liberal democracy

Responsabile scientifico: Raffaele Marchetti

L'UE sostiene la democrazia e lo stato di diritto in risposta al dissenso emergente riguardo le democrazie liberali. Contribuendo al rafforzamento delle istituzioni democratiche nell'UE, il progetto RED-SPINEL, "Respond to Emerging Dissensus: SuPranational Instruments and Norms of European democracy", intende analizzare la natura del dissenso e le sue implicazioni per gli strumenti politici sovranazionali dell'UE. In particolare, il progetto esplora i fattori interconnessi al dissenso contemporaneo riguardante la democrazia liberale e fornisce una categorizzazione del concetto, mappando i suoi principali attori in Europa e analizzando i suoi due fattori sottostanti - ovvero l'accentuata contestazione interna sulla democrazia liberale e la competizione esterna da modelli illiberali alternativi.

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon Europe dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione n. 101061621.

REGROUP - REbuilding Governance and Resilience OUt of the Pandemic

Responsabile scientifico: Mark Thatcher

Al termine di un decennio di crisi in Europa, la pandemia di Covid-19 ha rappresentato un’opportunità di cambiamento istituzionale e politico senza precedenti, non solo a livello “reattivo” di risposte di emergenza, ma anche per affrontare in modo più ampio le numerose sfide socio-politiche causate o esacerbate dal Covid-19. A partire da questo quadro concettuale, REGROUP si propone di: 1) fornire all’Unione Europea una serie di indicazioni su come ricostruire la governance e le politiche pubbliche post-pandemia in modo efficace e democratico; 2) individuare una mappa delle dinamiche socio-politiche e delle conseguenze del Covid-19; 3) fornire una valutazione normativa empiricamente informata della pandemia. REGROUP persegue questo triplice obiettivo attraverso un approccio di ricerca multi-livello (nazionale, sovranazionale, internazionale) e multi-sfera (politica, sociale, ideazionale, digitale), guidato da tre temi analitici principali: “riordino”; “rischio”; “resilienza”.

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon Europe dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione n. 101060825.

REMIT - Reignite Multilateralism via Technology

Responsabile scientifico: Thomas Christiansen

Il multilateralismo è sotto attacco e l'UE è stretta tra gli Stati Uniti e la Cina. Sebbene ci siano diverse modalità attraverso cui il declino del multilateralismo influenza l'UE, nessuno è più preoccupante delle rivalità tecnologiche. All’interno di questa cornice concettuale, REMIT, "Reignite Multilateralism via Technology", intende elaborare suggerimenti politici e strategie che supportino l’UE a riconcettualizzare la governance multilaterale in quattro aree politiche cruciali: digitale, biotecnologica, di sicurezza e difesa e di tecnologia finanziaria. Attraverso l’impiego del Quadro di Coalizione di Advocacy (ACF) a sottosistemi specifici, il progetto si occupa di riaccendere il multilateralismo attraverso la tecnologia, concentrandosi 1) sulla questione politica; 2) sugli attori che cercano di influenzarla; 3) sul dominio o l’autorità territoriale che definisce la politica. 

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon Europe dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione n. 101094228.

ROOTS - The historical roots of global inequality

Responsabile scientifico: Luigi Pascali

Per secoli, l'enigma della disuguaglianza globale ha disorientato e incuriosito gli studiosi. Due domande pressanti permangono: perché alcune regioni hanno sperimentato le prime gerarchie complesse e in che modo queste antiche origini hanno dato forma alle moderne disparità economiche? Finanziato dal Consiglio europeo della ricerca, il progetto ROOTS, "Unearthing the roots of global inequality", cerca di rispondere a queste domande. Utilizzando strumenti all'avanguardia nel campo della paleoclimatologia, dell'archeogenetica e dell'archeologia, il progetto indaga la rete di fattori che hanno influenzato lo sviluppo della società umana, offrendo una nuova prospettiva sulle origini della disuguaglianza globale.

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti nell'ambito del programma Horizon Europe dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione European Research Council n. 101088889.

SEAO2-CDR - Strategies for the Evaluation and Assessment Of Ocean based Carbon Dioxide Removal

Responsabile scientifico: Raffaele Marchetti

Gli oceani sono il più grande serbatoio di carbonio del mondo e un'importante barriera contro il cambiamento climatico. Migliorare o accelerare i processi naturali di cattura del carbonio negli oceani potrebbe essere uno strumento potente per favorire la transizione verso una società climaticamente neutra e più resiliente. SEAO2-CDR, "Strategies for the Evaluation and Assessment Of Ocean based Carbon Dioxide Removal", è un progetto multidisciplinare che riunisce esperti scientifici, economici, legali, politici, sociali ed etici con leader industriali, con l’intento di stabilire e valutare i percorsi e le metodologie necessarie per l'operazionalizzazione sostenibile ed efficace della Rimozione del Biossido di Carbonio dagli Oceani (OCDR). Obiettivo centrale del progetto è elaborare i quadri di governance orientati ai portatori di interesse che definiscano i punti di interazione multidimensionale attraverso i quali può essere implementata una governance responsabile ed efficace dell'OCDR. 

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon Europe dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione n. 101081362.

VALPOP - Valuing Public Goods in a Populist World: A Comparative Analysis of Network Dynamics and Societal Outcomes

Responsabile scientifico: Antonio Majocchi

L'UE si impegna a creare benessere socio-economico per i suoi cittadini garantendo un accesso equo e paritario ai beni pubblici, poiché un'offerta basata esclusivamente sul mercato porterebbe a inefficienze. Tuttavia, il populismo ha guadagnato slancio a livello globale, mettendo in discussione la democrazia e lo stato di diritto. Il progetto VALPOP, “Valorizzare i beni pubblici in un mondo populista: un'analisi comparativa delle dinamiche di rete e dei risultati sociali”, intende studiare come lo stato di diritto e il populismo influenzino la creazione e la distribuzione dei beni pubblici da parte degli attori sociali. L'analisi adotta una prospettiva di rete e considera le interazioni, le collaborazioni e le potenziali collusioni tra gli attori per una visione multidimensionale dei risultati socio-economici. Il progetto indaga come la struttura di queste reti e il loro grado di populismo, un concetto che definiamo come “populismo in rete”, influenzino il contributo degli attori sociali agli esiti socio-economici.

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon Europe dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione n. 101177310.

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Progetti conclusi

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FAQ
Question
BEKTOSOL
Answer

Responsabile scientifico: Aldo Sandulli

Il progetto intende indagare i limiti e le prospettive di un miglioramento dell'attuale quadro normativo nella lotta contro le frodi che ledono gli interessi finanziari dell'UE, in particolare nei settori sociale, sanitario ed economico, tenendo conto di come la crisi COVID-19 possa influenzare lo status quo. Verrà proposta una strategia per migliorare i risultati a lungo termine della politica antifrode europea, nella direzione di fronteggiare i rischi mostrati dalla nuova crisi sanitaria. Il focus principale di BETKTOSOL sarà sul funzionamento 1) dell'amministrazione condivisa per prevenire le frodi; 2) della rete di controllo territoriale; 3) dell'attività ispettiva per l'individuazione di un numero (limitato) e di una tipologia di casi che saranno affrontati dall'OLAF e dall'EPPO. Il progetto avrà anche un impatto sociale, coinvolgendo studenti (Open Days) e cittadini (studio empirico).

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma EUAF dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione n. 101015421.

Question
ENGAGE.EU R-I - BUILDING ENGAGED RESEARCH AND INNOVATION ECOSYSTEMS
Answer

Responsabile scientifico: Fernando Christian Iaione

Il progetto ENGAGE.EU R&I rafforza ed espande la sezione di Ricerca e Innovazione (R&I) dell'Università Europea ENGAGE.EU. Le prospettive ambiziose di R&I prendono origine dalla ricerca in ambito aziendale, economico e delle scienze sociali, condotta da ricercatori e innovatori in un continuo scambio di idee con colleghi e stakeholder, affrontando sfide sociali a livello locale e internazionale. In questo quadro teorico, il progetto mira a fondare ecosistemi di ricerca e innovazione più impegnati ed efficaci a livello di partnership e alleanza, adottando una prospettiva olistica, intersettoriale e interdisciplinare.

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione n. 101035807.

Question
EU3D - EU Differentiation, Dominance and Democracy
Answer

Responsabile scientifico: Sergio Fabbrini

L’integrazione differenziata dell’Unione europea ha assunto negli ultimi anni una dimensione più ampia rispetto al progetto originario di costruzione europea. A partire dalla crisi economica, la differenziazione è divenuta meno episodica e molto più strutturale di quanto non fosse in passato. L’obiettivo principale di EU3D è sviluppare e applicare all’Unione europea una teoria volta a specificare le condizioni in cui la differenziazione è politicamente accettabile, istituzionalmente sostenibile e democraticamente legittima, e le condizioni in cui non lo è, ossia quando prevalgono situazioni di dominio. Attraverso l’utilizzo di un approccio analitico e la definizione di parametri di riferimento utili allo sviluppo della ricerca, EU3D intende stimolare il dibattito sul futuro dell’Europa. A tal fine, il progetto analizzerà una vasta gamma di proposte, mobiliterà una rete multidisciplinare di studiosi, professionisti, stakeholder di tutta Europa e fornirà raccomandazioni politiche in linea con i parametri di riferimento dalla ricerca.

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione n. 822419.

Question
EUFORPP
Answer

Responsabile scientifico: Luca Giustiniano

Il progetto muove dalla considerazione che gli individui e le organizzazioni affrontano costantemente sfide paradossali, prive di risoluzioni chiare ed univoche. Su questa base si è sviluppato negli ultimi anni, nell’ambito delle scienze sociali, un filone di ricerca finalizzato a comprendere la conflittualità e la contraddittorietà dei fenomeni sociali ed a sviluppare un metodo innovativo volto ad individuare soluzioni comuni e condivise che superano i limiti delle teorie economiche tradizionali. Il campo di ricerca “paradox and pluralism” ha acquisito particolare rilevanza presso la Nova School of Business & Economics (Lisbona). Attraverso l’istituzione di un gemellaggio a livello internazionale, obiettivo di EUFORPP è far leva su un ampio network di soggetti, costituito dall’esperienza accademica di diverse istituzioni europee ed esperti internazionali, per creare opportunità di trasferimento di conoscenza nell’ottica di rafforzare l’eccellenza scientifica della Nova SBE ed implementare la capacità di ricerca e innovazione (R&I) in questo settore in Europa e nel mondo. A tal fine, EUFORPP istituirà un Forum on Paradox and Pluralism, che consentirà la creazione di una comunità di esperti a livello globale - supportata da una piattaforma Web - e la realizzazione di un Laboratorio di “impatto” volto a collegare il Forum alla società.

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione n. 856688.

Question
EU-IOSAC - Jean Monnet Centre of Excellence on EU Inclusive Open Strategic Autonomy
Answer

Responsabile scientifico: Valentina Meliciani 

L'UE intende mantenere e aumentare la propria competitività commerciale in un contesto globale in rapida evoluzione, garantendo al contempo risultati inclusivi del commercio all'interno dell'Europa e dell'area mediterranea. In questo contesto, l'Italia, grazie alla sua posizione geografica e alla sua tradizione politica, può svolgere un ruolo importante. L'EU-IOSAC, "EU Inclusive Open Strategic Autonomy Centre", Centro di eccellenza Jean Monnet (JMCE) presso la Luiss School of European Political Economy (SEP), mira a diventare un hub strategicamente posizionato nel contesto europeo, attraverso questi obiettivi: 1) essere il nodo centrale dei collegamenti transnazionali con le istituzioni accademiche dei Paesi dell'Europa centrale e mediterranea; 2) raccogliere competenze di alto livello per progettare politiche commerciali e industriali inclusive nell'UE; 3) rendere tali competenze multidisciplinari e focalizzate sull'Europa; 4) garantire la diffusione pubblica agli stakeholder rilevanti e alla società civile.



Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca Erasmus-JMO-2023 nell'ambito della convenzione n. 101127624. 

Question
MAINSOC - Managing Inflation crisis through Social Dialogue
Answer

Responsabile scientifico: Giovanna Vallanti

Dopo due decenni di bassi livelli di inflazione e di moderazione salariale, l'Europa sta affrontando un aumento senza precedenti del costo della vita e il rischio di stagflazione. Lo shock inflazionistico sta erodendo il potere d'acquisto dei lavoratori, in particolare nella parte bassa della scala salariale. L'obiettivo del progetto MAINSOC, "Managing the Inflation Crisis through Social Dialogue", è duplice. In primo luogo, analizzare l'impatto della crisi inflazionistica sulla dinamica dei salari reali e sui differenziali salariali tra i vari settori e gruppi di lavoratori. In secondo luogo, analizzare il ruolo delle politiche governative, del coinvolgimento delle parti sociali e delle istituzioni di relazioni industriali nel gestire la crisi dell'inflazione, nell'adattarsi a un nuovo scenario e nel garantire una crescita inclusiva in sei Paesi dell'UE.

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dalla Commissione europea, dal DG Employment, dal Social Affairs and Inclusion nell'ambito dell'accordo di sovvenzione n. 101126451.

Question
MediaFutures - Mediafutures, Data-Driven Innovation Hub for the Media Value Chain
Answer

Responsabile scientifico: Livia De Giovanni

Coordinato dalla Leibniz University of Hannover, il progetto ha l’obiettivo di supportare la comunità europea nell’abbattere i cosiddetti “silos di dati” per favorirne la condivisione, il riutilizzo e la negoziazione, al fine di promuovere nuove opportunità di business per le imprese europee. Attraverso un consorzio di dieci partner, accademici e non, MediaFutures sostiene la realizzazione di un data innovation hub virtuale di seconda generazione, in grado di includere opportunità di finanziamento, tutorato e sostegno a progetti creativi per rimodellare la catena mediatica, attraverso un uso responsabile e innovativo dei dati.

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione n. 951962.

Question
MOBILISE
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Supervisor: Michele Sorice

Ricercatore: Raffaela Puggioni

Il progetto MOBILISE mira a indagare in modo critico l'emergenza COVID-19 seguendo l’approccio della (im) mobilità e cittadinanza, esaminando le azioni, le reazioni e l'inazione dei cittadini dell'UE. Esaminando atti di conformità, resistenza e politica controversa in Europa, il progetto esaminerà criticamente non tanto le pratiche di disciplina e di polizia emergenti, ma chi è ed in cosa consiste il “soggetto liberale europeo” durante l'emergenza. Esaminando il livello di (non) conformità e le relative ragioni, sarà possibile mappare non solo il modo in cui i cittadini europei hanno vissuto e stanno ancora vivendo la crisi, ma - soprattutto - quali tipi di soggetti ne sono usciti. Indagando sulle proteste dei cittadini durante e contro i blocchi governativi, in particolare in Italia e in Francia, il progetto MOBILISE indagherà anche non solo le modalità attraverso le quali i cittadini dell'UE stanno facendo sentire la loro voce, ma anche la misura in cui "una nuova spinta per la democrazia europea” é emersa nonostante le numerose limitazioni alla mobilità.

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione Marie Sklodowska-Curie n. 101024492.

Question
OpenHeritage
Answer

Responsabile scientifico: Fernando Christian Iaione

Il progetto mira a sviluppare un modello di governance inclusivo volto al riutilizzo adattivo dei beni del patrimonio culturale. Il progetto si basa sui concetti di inclusività e integrazione territoriale. Il primo si riferisce alla partecipazione, accanto alle istituzioni e alle associazioni, delle comunità di riferimento nel riutilizzo e nella manutenzione del patrimonio; il secondo comprende un processo di pianificazione che coinvolge la trasformazione di aree territorialmente più ampie. Al fine di individuare e sperimentare un modello governance inclusivo, la ricerca prende in considerazione sia progetti di riutilizzo adattivo (Observatory Cases) sia progetti in corso supervisionati da partner del consorzio (Cooperative Heritage Labs). In entrambi i casi, sono stati analizzati ambienti urbani, peri-urbani, naturali riferibili a diverse tipologie di beni del patrimonio. Attraverso l’istituzione di un Forum supportato da un sito web (Heritage Point), OpenHeritage raccoglierà e diffonderà le pratiche innovative di riutilizzo adattivo del patrimonio sviluppate sul territorio europeo.

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione n. 776766.

Question
RECONNECT
Answer

Responsabile scientifico: Raffaele Bifulco

Il progetto  nasce dal presupposto che la crisi identitaria attraversata dall’UE acuisca la perdita di fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Obiettivo della ricerca è rinnovare la legittimità della governance europea per far sì che l'Unione di oggi, profondamente diversificata e pluralista, possa dimostrarsi più saldamente radicata nella giustizia e nella solidarietà sociale per essere realmente sostenibile. Attraverso un consorzio multidisciplinare che riunisce 18 istituzioni accademiche di 14 Paesi diversi, RECONNECT intende contribuire alla costruzione di una nuova narrativa per l’Europa, consentendo alle istituzioni dell’UE di essere più in sintonia con le reali aspirazioni e percezioni dei cittadini. La strategia di ricerca è infatti orientata a formulare e diffondere raccomandazioni e proposte volte al ripensamento della governance europea, in una prospettiva democratica e inclusiva. L’analisi dello Stato di diritto, di principi e prassi della democrazia diffuse a livello sovranazionale consentiranno di rafforzare le fondamenta del progetto europeo e di spianare la strada al progresso, verso una riconnessione delle istituzioni dell'UE con i suoi cittadini.

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell'Unione Europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione n. 770142.

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