Il laboratorio teatrale mira in particolare a sviluppare la capacità di comunicare e lavorare in gruppo, come racconta il regista:
Quando, nel 2002, l’Università Luiss Guido Carli mi chiamò per dirigere un corso di teatro per i suoi studenti non avevo ancora idea di come impostare il mio lavoro. Questo sarebbe dipeso dai fruitori del corso, dalle loro aspettative, dai loro obiettivi… Ma di certo sapevo una cosa: volevo avvicinare gli allievi al teatro divertendosi, cercando di fondere insieme la parte teorica a quella pratica, coinvolgendoli da subito nell’allestimento di un vero e proprio spettacolo, mettendoli a confronto con i grandi autori della drammaturgia mondiale.
Questa formula si è rivelata vincente e da quel lontano 2002, abbiamo messo in scena 12 spettacoli che hanno coinvolto più di 400 allievi! Il corso di teatro è così diventato un forte centro di aggregazione, un luogo dove socializzare, dove mettersi alla prova, dove vincere le piccole (o grandi) paure personali, dove sperimentare virtù e qualità nascoste. Ho visto ragazzi, in questi anni, cambiare completamente, aprirsi agli altri, diventare più forti, più decisi, più convinti delle proprie possibilità. Ho visto nascere amicizie, ho visto crescere molti di loro, diventare uomini e donne che si lanciano nel difficile mondo del lavoro. Spesso molti di loro – “gli anziani” - vengono a ritrovarci, a conoscere i nuovi allievi e questo affetto, questo senso di appartenenza al corso di teatro, anche quando lo si è lasciato, è forse, per me, il risultato più bello e più emozionante.
Il teatro è terapeutico. Il teatro, se affrontato con disciplina e serietà, anche in una cornice di divertimento, può realmente aiutare una persona a crescere, a migliorarsi, a sentirsi parte di una comunità. Il teatro è una delle ultime agorà civili del nostro tempo. In un’epoca in cui tutto è virtuale, in cui comunichiamo sfiorando con il dito uno schermo o inviando sms, il teatro ci riporta alla nostra dimensione umana e sociale ed è forse questo, oggi, il suo più grande insegnamento.
Ferdinando Ceriani